BOLLETTINO DAL FRONTE DI LOTTA DELLE COOPERATIVE

Pubblichiamo il bollettino delle mobilitazioni di questi giorni all’interno del fronte di lotta delle cooperative.

Lunedì 26 novembre, dopo due giorni di sciopero alle DHL di Settala e Liscate, c’è stato l’incontro in prefettura per discutere la mancata applicazione dell’accordo siglato con il Consorzio UCSA il 5 maggio. All’incontro c’erano anche i sindacati CGIL,CISL e UIL chiaramente a sostegno delle posizioni della DHL e UCSA, la discussione si è sviluppata sul fatto se vi era stato o no da parte dell’UCSA la violazione delle posizioni presenti nel CCNL e se l’accordo con noi sottoscritto recepivano le indicazioni del contratto nazionale: discussione accademica, il S.I.Cobas andrà comunque avanti nelle azioni di lotta e legali per far rispettare l’accordo siglato in sede aziendale. Mercoledì 28 novembre, alle ore 9,00, i lavoratori del magazzino della Fiege Borruso di Brembio, i quali avevano appreso nei giorni precedenti che le cooperative subentranti al Consorzio UCSA del Consorzio expo Job, avrebbero assunto (con sono un accordo con CGIL,CISL,e UIL) solo 55 dei 90 lavoratori presenti nel magazzino, entrati in sciopero. I 35 lavoratori esclusi, secondo l’accordo siglato dai tre porcellini, restavano in C. Integrazione fino alla fine di dicembre del 2012 e poi si dovevano accontentare della promessa di un presunto incontro tra le parti per vedere che fine avrebbero fatto. La risposta è stata quindi lo sciopero e picchetto davanti al magazzino con la partecipazione di 65 lavoratori, con il sostegno di compagni venuti dall’IKEA di Piacenza, Esselunga di Milano e dall’Ortofin di Milano. Dopo solo 5 ore sono stati ricevuti dalla Direzione della Committenza e dai rappresentanti delle due cooperative subentranti (confronto che è durato fino a tarda sera e anche il giorno dopo, fino a che si è arrivato ad un accordo con il S.I. Cobas.

L’accordo a cui si è addivenuti è positivo e permette di collocare i 35 lavoratori su altri cantieri gestiti da Expo Job e una piccola parte ha accettato volontariamente di entrare in mobilità con un incentivo di 5000 euro nette.

Ancora una volta la determinazione dei lavoratori e la solidarietà dei loro compagni accorsi a dar loro sostegno ha vinto, contro la volontà dei padroni e dei sindacati confederali che volevano imporre i loro dicktat.

Venerdì 30 novembre i lavoratori Ikea di Piacenza sono entrati in sciopero: 4 porte del magazzino, quattro picchetti che hanno visto la partecipazione dei lavoratori usciti dal magazzino più i loro compagni della TNT di Piacenza, di Bologna, della GLS di Piacenza e compagni solidali venuti da Bologna, Milano, Piacenza.                                                            Una bella lezione ai signori delle tre cooperative e dell’Ikea che pensavano che tutto si era avviato nel solo binario delle azioni legali e che ancora oggi tengono fuori, sospesi dal 17 ottobre, 12 lavoratori. La lotta continua i non avrà fine fino a quando tutti i lavoratori non entreranno nel magazzino. Il morale è alto, i compagni sono determinati nell’ottenere il reintegro di tutti i lavoratori e non aspetteranno il 7 gennaio del 2013 per rientrare e per essere il giorno dopo messi in cassa integrazione (Una C. I. concessa dai tre porcellini mentre l’IKEA chiede a piene mani straordinari).

1 dicembre 2012 – S.I. Cobas

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