DA RHO A BERGAMO, LE BUROCRAZIE SINDACALI A LAVORARE!

 

Settimana scorsa abbiamo partecipato al corteo indetto dalla Fiom a Rho e in seguito abbiamo scritto i nostri pareri, di certo negativi riguardo agli opportunisti, sul nostro blog.

Come abbiamo scritto settimana scorsa il corteo territoriale non era altro che l’ennesima marcia rituale e silenziosa organizzata per gettare fumo negli occhi dei lavoratori.

Gli unici a parlare al microfono sono stati i funzionari sindacali, i quali alle richieste da parte degli operai presenti di uno sciopero generale non hanno saputo rispondere altro che con una proposta di raccolta firme contro la riforma Fornero. Per adesso, secondo loro, una reale mobilitazione sarebbe inutile, o forse sarebbe pericolosa per i loro interessi di burocrati e opportunisti.

Nulla di nuovo per noi che conosciamo bene questi personaggi. Essi da sempre svolgono il ruolo di pacieri sociali firmando contratti al ribasso per i lavoratori e frenando in questo modo le lotte e le conquiste di diritti e salario a favore di chi produce.

Peraltro, la realtà è risultata poi evidente a chi vuole vederla quando nei giorni successivi la Camusso ha posticipato lo sciopero generale ad Ottobre, quando la riforma sarà già passata in parlamento e i lavoratori avranno già perso molto ancora. Il funzionario che ha parlato in piazza non aveva fatto altro che riportare queste decisioni prese dall’alto a chi lo ascoltava.

E’ chiaro ed evidente che le burocrazie sindacali, Fiom compresa, stanno facendo di tutto per evitare l’esplosione delle lotta di classe. D’altronde lo ha detto Airaudo a Torino quando tempo fa disse che è anche merito della Fiom se non sono ancora esplose le lotte sociali e lo ha dimostrato Landini Venerdì a Bergamo quando ha preferito sedersi sulla poltrona ad ascoltare la Fornero piuttosto che stare in piazza con gli operai e i precari a contestarla.

http://www.youtube.com/watch?v=Sk21ZphXY-U

I lavoratori in piazza Venerdì a Bergamo esprimendo un sentimento di massa chiedevano lo sciopero generale e hanno scandito diversi cori significativi verso Landini: “venduto” e “vai lavorare”, queste sacrosante parole crediamo che rappresentino una rottura importante tra la base operaia e le burocrazie sindacali. Per questo le facciamo nostre e le estendiamo con forza a tutti i funzionari sindacali che rimangono seduti su una poltrona sulla pelle dei lavoratori.

Dunque le conclusioni che ancora una volta facciamo sono semplici perché evidenti: o come lavoratori riusciamo a trovare un’organizzazione sindacale e politica indipendente o saremo sempre in balia delle barriere che le burocrazie sindacali mettono in campo per frenare le lotte. Gli operai non hanno bisogno di questi venduti per portare avanti la lotta, anzi in questo momento essi sono solo un ostacolo.

SCIOPERO GENERALE! SCIOPERO GENERALE!

 


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