Oggi pomeriggio a Bologna, davanti alla Granarolo, la polizia ha attaccato duramente i picchetti che i lavoratori del SiCobas ed i compagni solidali attuavano da giorni per esigere il rispetto degli Accordi a suo tempo firmati da padroni ed istituzioni: IN PRIMO LUOGO IL REINTEGRO AL LAVORO DEI LICENZIATI PER RAPPRESAGLIA L’ESTATE SCORSA!
Nell’attacco proditorio sono stati usati anche gas urticanti. Tutto questo ha causato ferimenti e malori ai dimostranti, andando ad aggiungersi alle aggressioni effettuate nei giorni precedenti.
Dopo aver svolto essa stessa il lavoro di “facchinaggio” caricando sui suoi furgoni il latte Granarolo, mostrando così il suo ruolo servile verso Calzolai -il padrone della Lega Coop- la polizia ha aggredito i compagni, attuando anche due arresti: un lavoratore della Susa ed uno della DHL.
Il picchetto ha resistito alle cariche finché ha potuto, ricomponendosi poi ordinatamente, senza abbandonare il campo. La polizia si è schierata davanti ai cancelli, a “guardia” degli interessi padronali.
E’ chiaro ora anche a chi non vuol vedere e capire il vero ruolo di tutte le istituzioni, che hanno inutilmente cercato di far credere, in tutti questi mesi, di cercare una “ricomposizione” della vertenza.
E’ chiaro il ruolo subalterno ai padroni da parte di tutti i partiti borghesi, PD in testa.
E’ chiara altresì la funzione di “venduti” che anche in questa occasione hanno assunto i Sindacati Confederali, sempre proni alle esigenze del profitto e indifferenti ai diritti calpestati dei lavoratori che dicono di rappresentare.
MA QUESTO SCHIERAMENTO DI PADRONI, GUARDIANI E SERVI NON SPAVENTA I LAVORATORI DELLA GRANAROLO E DI MOLTE AZIENDE DELLA LOGISTICA, CHE HANNO IMPARATO AD ALZARE LA TESTA E A NON FARSI CALPESTARE NEI LORO DIRITTI FONDAMENTALI: RISPETTO DEL CONTRATTO DI LAVORO; RISPETTO DEL DIRITTO DI SCIOPERO E DELLA LIBERA ASSOCIAZIONE SINDACALE; UN SALARIO DIGNITOSO PER VIVERE; UN ORARIO DI LAVORO DA UOMINI E NON DA SCHIAVI!
Noi crediamo che questo grido di battaglia debba essere raccolto da tutti i lavoratori, precari, disoccupati di ogni settore e località, per diventare movimento generale di classe.
Per venerdì 24 il SI Cobas ha dichiarato lo stato di agitazione in tutte le cooperative bolognesi, con presidio dei lavoratori davanti alla Granarolo.
SOLIDARIETA’ AI LAVORATORI COLPITI DALLA REPRESSIONE! LA LOTTA NON SI FERMA! CONTRO L’ATTACCO PADRONALE E STATALE UNIFICHIAMO LE LOTTE!
GRUPPO COMUNISTA RIVOLUZIONARIO COMUNISTI PER L’ORGANIZZAZIONE DI CLASSE COLLETTIVO “LA SCILORIA” RHO
Comunicato S.I.Cobas
Due operai che hanno osato presidiare i cancelli della Granarolo sono stati pestati come i loro compagni, hanno subito un attacco premeditato degli sbirri al servizio della lega coop e per tale motivo sono trattenuti in arresto nelle patrie galere. I due lavoratori, uno della Dhl, e un’altro della Susa non sono stati rilasciati come gli altri quattro compagni fermati alla Granarolo. Colpevoli di aver dato solidarietà attiva ai loro compagni della Granarolo devono pagare, devono restare in carcere perché sono come i loro compagni contro i padroni.
Domani il fronte dei COBAS sostenuti da militati solidali con la loro lotta, esercitando il diritto di sciopero che i padroni ed i loro sgherri cercano di contrastare, manifesteranno con la loro forza davanti ai cancelli della Granarolo. Padroni: PAGHERETE CARO, PAGHERETE TUTTO!
L’azione repressiva della polizia non fermerà questo movimento, l’onda lunga degli scioperi dei lavoratori della logistica farà rientrare i loro compagni della Granarolo nei magazzini, questa lotta insegnerà che è possibile resistere agli attacchi dei padroni se i lavoratori si organizzano e faranno pagare cari prezzi ai padroni.
Fuori dalla galera i due compagni arrestati.
S.I.Cobas
Il comunicato del S.I.Cobas che annuncia lo stato di agitazione nella provincia di Bologna
Inviamo comunicato stampa con la proclamazione dello stato di agitazione in risposta agli scontri di oggi davanti ai canelli Granarolo. Mentre prosegue e si rafforza la campagna nazionale che sfocerà in un prossimo sciopero nazionale del settore (come da mandato delle assemblee nazionali del 30 dicembre 2013 a Bologna e del 19 gennaio 2014 a Milano), si invitano tutte le strutture di base del sindacato, e tutti i militanti solidali, a livello nazionale, a intraprendere adeguate forme
di mobilitazione politica ed economica a sostegno della vertenza Granarolo che, col passare dei mesi, manifesta inalterata e addirittura crescente, tutta la sua forza.
Una mobilitazione che sta costringendo le forze repressive dello stato a manifestare il loro aperto sostegno ai veri padroni della “rossa” Emilia Romagna, quella Legacoop, che licenzia gli attivisti sindacali scomodi e invoca il manganello a difesa dei propri democratici profitti; quella
stessa Legacoop che a Lampedusa, gestisce le torture contro i fratelli immigrati che sbarcano da oltre Mediterraneo, in nome della legge Turco-Napolitano-Bossi-Fini
Per l’esecutivo nazionale del SI.Cobas
Fabio Zerbini