Comunicato finale dell’assemblea di Napoli “Uniti si vince”

1001895_607694402595294_945143948_nL’assemblea operaia e proletaria del 29 luglio svoltasi alla facoltà di Ingegneria di Napoli, cui hanno preso parte oltre 150 tra lavoratori, proletari e attivisti, nel rilanciare l’unità d’azione tra le realtà promotrici (SI-Cobas nazionale, facchini della logistica in lotta, Comitato di lotta cassintegrati e licenziati FIAT, Laboratorio politico Iskra e coordinamento promotore di un movimento di lotta per il salario garantito), invita tutte le realtà di lotta reali, presenti e non all’assemblea, a costruire una giornata di mobilitazione per il giorno 27 settembre, con presidi alla Fiat di Pomigliano e un corteo unitario a Napoli.

Di fronte all’attacco generalizzato alle condizioni di esistenza dei proletari diventa sempre più evidente che non solo non esistono più margini per il riformismo e la concertazione, ma che si va progressivamente esaurendo anche ogni ipotesi di battaglia difensiva o di mero ripiegamento aziendalista, in quanto tali destinate inesorabilmente alla sconfitta. Le lotte per il salario nelle cooperative della logistica, e la serie di vittorie parziali ottenute dagli operai in questo settore, ci indicano una strada alternativa.

Per questo, le realtà promotrici dell’assemblea fanno proprio l’appello del comitato promotore di un movimento per il salario garantito, impegnandosi nella costruzione di un appuntamento di lotta nazionale entro la fine di ottobre come base di partenza per lanciare una campagna generale su salario garantito e riduzione dell’orario di lavoro.

Al tempo stesso, diviene di primaria importanza la costruzione di un’unica cassa di resistenza nazionale capace di supportare materialmente le lotte e le mobilitazioni in corso.

In chiusura, l’assemblea ha deciso all’unanimità di manifestare concretamente e tempestivamente la propria solidarietà e complicità militante ai compagni No-Tav vittime in queste ore di fermi e perquisizioni, recandosi in corteo fin dentro la sede RAI di Napoli.

SOLO LA LOTTA PAGA

Napoli, 29/07/2013

COMITATO DI LOTTA CASSINTEGRATI E LICENZIATI FIAT                                        SI-COBAS NAZIONALE                                                                                         LABORATORIO POLITICO ISKRA                                                                               COORDINAMENTO PROMOTORE DI UN MOVIMENTO DI LOTTA PER IL SALARIO GARANTITO

Di seguito il nostro intervento 

Unire le vertenze per battere i padroni! Per l’unità fra tutti i lavoratori!

Aderiamo all’assemblea nazionale promossa a Napoli, come primo passo per il collegamento delle vertenze aperte, in tutti i settori e a livello nazionale.                                                                                                                                               Per problemi organizzativi non potremo essere presenti, inviamo perciò questo  breve intervento scritto.

La sciloria e’ un collettivo di lavoratori dell’area rhodense (Nord-ovest di Milano), un territorio che fu un tempo motore del movimento operaio, diventato ormai un cimitero di fabbriche chiuse. Qui, una classe operaia dormiente, ancora illusa dalle briciole trade-unionistiche e mossa dall’unico fine di lottare per misure di welfare come la cassa integrazione, non è ancora in grado di rispondere agli attacchi padronali.

I principali motivi della perdita di coscienza di classe da parte dei proletari, qui come altrove, è da ricercare nelle gabbie imposte dai sindacati concertativi e nel dominio culturale, sociale e mediatico imposto dalla classe che detiene il potere. In questo modo, borghesia e padroni, hanno cercato di privare le classi subalterne di ogni arma di conflitto così nelle fabbriche come nelle città.

Il nostro territorio e’ diventato così fonte di profitto per gli speculatori (expo 2015) e uno dei laboratori nazionali delle future riforme sul lavoro. A fronte di un alto tasso di disoccupazione giovanile (34% nel nord industrializzato) i sindacati confederali, pochi giorni fa,  hanno firmato un accordo sulla flessibilita’, con la società Expo che anticipa la legge sulla flessibilità del lavoro che il governo si appresta a varare. Immediatamente Letta ha dichiarato che questo deve essere il futuro per l’Italia, trasformando così una precarietà già dilagante in legge per tutti i lavoratori.

L’evento che secondo loro doveva essere “un’occasione per rilanciare l’economia” si rivela per quello che è realmente: un viatico per aumentare lo sfruttamento dei lavoratori e il consumo dei territori.                                                                                                                                                                       Le assunzioni per l’evento di Expo 2015 avverranno con stage, contatto a chiamata  e lavoro volontario. Questo e’ il futuro che vogliono imporre alla classe operaia e ai giovani.                                                                                                                                                        Ecco cosa sono i sindacati confederali: servi del sistema economico e politico!

Come collettivo siamo fin dall’inizio presenti nelle importanti battaglie del settore della logistica. Proprio da qui, dai lavoratori migranti, arrivano segnali importanti di ripresa della lotta di classe.

Da cinque anni questo movimento vive una crescita politica e sindacale importante: ha imposto alle multinazionali della logistica il proprio passo, ha conquistato salario e diritti ed e’ riuscito a collegare nella lotta diverse  realtà di movimento organizzate. Insomma rappresenta un avanguardia per tutto il movimento operaio.

Ma questo non basta, e’ necessario un’ulteriore passo in avanti, nel senso di allargare ad altri settori lavorativi il fronte di lotta, perché le lotte della logistica, da sole, alla lunga non potranno reggere l’urto della controffensiva padronale.

Per questo crediamo importante questa assemblea che vede diversi settori di classe cercare l’unità partendo dalle vertenze, passo necessario per un avanzamento generale della lotta e per costruire un organismo politico e sindacale di classe.

Certamente, per avanzare verso i nostri obiettivi, è ora fondamentale individuare quelle parole d’ordine che possano estendere e compattare i nostri fronti di intervento, unendo i lavoratori ai disoccupati. In questa fase le lotte storiche del movimento operaio per il salario garantito e per la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario sono sempre valide e possono diventare un collante per ricompattare l’ampio fronte di classe.

Collettivo la Sciloria – Rho –

 

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