Venerdì 30 settembre a Vanzago ci sarà un corteo cittadino contro la costruzione del 3° e del 4° binario sulla tratta ferroviaria Rho – Gallarate, l’ennesima opera inutile che i soliti maneggioni vorrebbero compiere su un territorio già martoriato dalle colate di cemento di Expo 2015 e da anni di speculazioni che hanno portato ad effetti gravosi sulle nostre vite. Per questo noi ci saremo e porteremo l’esempio positivo delle lotte della Val di Susa, dove da una rivendicazione territoriale si è giunti ad una critica più ampia sul sistema economico e politico che ci riduce a semplici spettatori di scelte che ci piovono addosso e che compromettono il nostro futuro. Se la Val di Susa non ha paura, perchè dovremmo averne noi?
Di seguito il volantino che abbiamo preparato per il corteo.
Mentre il parlamento approva manovre finanziarie che prevedono tagli ai servizi pubblici (trasporti, sanità e scuola), abbassano i salari e aumentano le tasse, in tutta Italia si sprecano gli annunci di aperture di nuovi cantieri per inutili grandi opere (TAV , ponte sullo stretto, cantieri per expo 2015, etc.).
Tra le tante opere troviamo anche la costruzione del 3°- 4° binario sulla tratta Gallarate – Rho. Un’opera ingiustificata in quanto le attuali tratte ferroviarie risultano del tutto sufficienti a coprire il transito di merci e persone giornaliero. Tra l’altro, mentre i pendolari e i cittadini hanno un servizio ferroviario a dir poco scadente, le cricche spendono soldi pubblici per costruire quest’opera invasiva che servirà unicamente a gonfiare le tasche dei soliti noti.
Nel mezzo di una crisi economica senza precedenti, che brucia migliaia di posti di lavoro e cancella ogni tipo di welfare e servizi per i cittadini, chi ci governa vuole farci credere che attraverso queste grandi opere si possa rilanciare l’economia. Tutte palle!
La verità è sotto gli occhi di tutti, questo meccanismo non solo è inutile per la ripresa economica, ma diventa uno spreco di risorse che potrebbero essere impiegate altrove, inoltre crea danni ambientali enormi peggiorando così le condizioni di vita dei cittadini.
Il 3°- 4° binario è un’opera che non deve essere fatta perché ripercorre il modello di spreco che abbiamo citato sopra, ma, sappiamo anche che la logica del profitto e della speculazione sulle nostre vite non si ferma senza una resistenza popolare forte e determinata.
In questo senso dobbiamo tenere ben presente l’esempio dei comitati NO TAV della val di Susa: abbiamo partecipato ad alcune mobilitazioni contro la linea dell’alta velocità Torino – Lione e abbiamo conosciuto nei vari incontri i comitati che portano avanti quella battaglia.
Siamo convinti che solo seguendo il modello del popolo della Val Susa, ovvero collegando questa battaglia alle lotte che si sviluppano sul territorio e nei posti di lavoro e costruendo un’opposizione popolare al 3° – 4° binario riusciremo ad impedire l’ennesima inutile opera a danno dei cittadini.
Il collettivo la Sciloria nasce da lavoratori, precari, disoccupati e studenti che attraverso l’autorganizzazione vogliono opporsi a questo sistema economico-politico che mette il profitto di pochi al di sopra delle nostre vite.
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