Dopo la finanziaria di Luglio ( FINANZIARIA 2011: UNA RAPINA, A LAVORATORI E PENSIONATI! ) è stata approvata l’ennesima finanziaria che attacca in maniera diretta e sempre più pesante diritti, salari e condizioni di vita. MA NON E’ FINITA ! Altre manovre arriveranno per aggravare il conto.
LA NUOVA FINANZIARIA: L’ acuirsi della crisi del capitalismo porta la classe dominante e il suo governo ad affondare il coltello nella carne viva dei lavoratori, dei pensionati, dei giovani. Pensiamo che la prossima finanziaria attaccherà ancora più a fondo il cosiddetto welfar e soprattutto le pensioni di anzianità con le quali il governo farà subito cassa per miliardi di euro.
Conoscere questa manovra serve per combatterla meglio. La manovra consiste in dieci punti, che andremo ad analizzare brevemente, che permetteranno di far bilancio con 39 miliardi di entrate(tasse) e 20 di risparmi (tagli).
IVA dal 20 AL 21 /% !
Con questa misura il governo incamera oltre 12 miliardi di euro che andranno, ovviamente, a pesare sulle tasche dei ceti più deboli, perché l’aumento, applicandosi, a tutti i beni e servizi diversi dai generi di prima necessità, verrà scaricato sui lavoratori, pensionati e giovani. Quindi, pagheremo di più gas, luce e acqua, caffè, telefono, cioccolata, detersivi, abbigliamento, vino, benzina, il dentista ecc. Gli aumenti scatteranno all’ entrata in vigore del decreto dal 1 ottobre. E’ comunque sicuro che l’ aumento della benzina farà scattare, a cascata, il prezzo anche per i generi di prima necessità, senza parlare dei ritocchi che faranno con strani giochini i commercianti.
PRELIEVO UNIFICATO AL 20% !
Ad esclusione dei BOT e BTP , le rendite finanziarie (dividendi azionari e cedole obbligazionarie, capital gain e fondi comuni) verranno tassate al 20% rispetto al 12,5% in vigore precedentemente, mentre ai conti correnti si abbassa la tassa dal 27 al 20%.
Per i correntisti il guadagno è quasi zero visto i tassi che applicano le banche, ma siamo sicuri che i grandi capitali sapranno già dove mettere i loro soldi pur di non pagare tasse.
DIPENDENTI PUBBLICI !
Per i dirigenti pubblici, che sono tanti e incidono molto sul bilancio dello Stato, ci sarà un prelievo del 5% sui redditi superiori a 90.000€ e del 10% su quelli superiori a 150.000€.
Questo prelievo rappresenta una vera e propria presa in giro e spieghiamo perché.
Un dirigente pubblico (vi garantiamo che ce ne sono tanti) che prende 100.000€() pagherà il 5% solo su 10.000€( perché fino a novantamila euro è esente) pagherà quindi una miseria(in questo caso solo 500€) e lo stesso dicasi per i redditi superiori a 150.000€. Essi pagheranno il 5% solo su 60.000€ e il 10% solo sulla parte eccedente i 150.000€.
Cosa volete che sia un prelievo che va dai 500 fino ai 3 o 4 mila euro? Non incide per niente sullo stile di vita di questi signori.
Ancora una volta invece si andrà a colpire i lavoratori pubblici che andranno in pensione con meno di 40 anni, i quali dovranno aspettare due anni per vedere la loro liquidazione.
LICENZIAMENTI CON L’ARTICOLO 8
Questa è una vera e propria vigliaccata nei confronti dei lavoratori, e un regalo al padronato, a dimostrazione ( per tutti quei lavoratori che ancora si illudono sulla democrazia) che il governo non è nient’altro che il rappresentante dei borghesi e dei padroni. Infatti la Fiat con il suo A.D. Marchionne, si sono subito congratulati con il Governo per il servizio reso al profitto dell’ impresa.
Come molti non sanno, questo art. 8 permette di derogare, ai CCNL nazionali e allo statuto dei lavoratori, quelli aziendali o territoriali, per aver libertà di licenziare chi si vuole con la firma di un sindacato. In base a questo articolo, ogni azienda troverà un sindacato qualsiasi, dietro ricompensa, disponibile a firmare sulla pelle dei lavoratori (come già avviene nelle coop. della logistica) il loro licenziamento.
PREVIDENZA !
Per tutti/e coloro che lavorano nel privato e che avevano egoisticamente pensato che l’allungamento dell’età pensionabile per le donne del pubblico impiego a 66 anni e passa (compresa la finestra mobile) fosse relativo a questo settore, adesso devono ricredersi perché il governo ha giocato bene le sue carte facendo “fesse” prima le lavoratrici del settore pubblico e adesso quelle del privato. Adesso tocca anche a quest’ultime, seppure con gradualità subire l’attacco padronal-governativo.
DELEGA PER LA RIFORMA DEL FISCO E DELL’ ASSISTENZA !
Se il governo non riuscirà ad ottenere entro il 30 settembre del 2012 la delega sulla riforma del fisco e dell’ assistenza (per tagliare 4 miliardi nel 2012, 16 miliardi nel 2013 e 20 miliardi nel 2014), taglierà le agevolazioni fiscali del 730 del 5% nel 2012 e del 20% nel 2013. Quindi meno soldi da poter detrarre per spese mediche, mutui, ristrutturazioni edilizie, risparmio energetico, scuola, ecc.
Aumentano anche le tasse per i passaggi di proprietà (di tanto) per le auto, che passerano da un massimo di 196 euro a un importo proporzionale alla cilindrata calcolata a seconda delle province tra 3,51 e 4,56 euro a kilowatt-ora. Fate voi i conti.
Verranno, inoltre, abolite le feste patronali, per cui ci toccherà lavorare per mantenere chi ci sfrutta i loro lacchè e gli imbroglioni governativi.
TAGLIO A COMUNI E REGIONI:
Il taglio previsto per gli enti locali si scaricherà inevitabilmente sulle spalle dei cittadini – Lavoratori, in termini di tagli ai servizi regionali e comunali . Lìintroduzione del ticket sanitario ne è un’esempio , ma siam osicuri che presto arriveranno altri tagli e altre tasse.
MA NON E’ FINITA ! Altre manovre arriveranno per aggravare il conto.
LAVORATORI, NON SIAMO SULLA STESSA BARCA COME VOGLIONO FARCI CREDERE: ai padroni lauti profitti, a noi miseria a non finire.