PERCHE’ SAREMO IN PIAZZA CONTRO FORZA NUOVA A LAINATE – Presidio Antifascista 13/10 ore 9

144232-antifaContro il previsto banchetto di Forza nuova, Domenica ore 9 PRESIDIO ANTIFASCISTA in piazza Vittorio Emanuele a Lainate ( di fronte a Villa litta ).

PERCHE’ SAREMO IN PIAZZA CONTRO FORZA NUOVA A LAINATE

Negli ultimi tempi il nostro territorio sta subendo il tentativo di insediamento del partito fascista Forza Nuova. Con i soliti slogan razzisti, xenofobi e omofobi i pochi militanti di questo partito si presentano puntualmente nelle piazze dei paesi del rhodense e legnanese per fare volantinaggi contro i diritti di immigrati e omosessuali, cercando di inserirsi in un contesto martellato dalla crisi economica e dalla mancanza cronica di un tessuto sociale antirazzista e antifascista, reso perciò un “ventre molle” appetibile a questi ratti di fogna.

Proprio grazie alla connivenza di troppe amministrazioni comunali, tra cui quella lainatese, la scena sta diventando una triste ricorrenza settimanale: è evidente che la concessione dei permessi di occupazione di suolo pubblico a questi vermi è l’ennesima conferma dell’assoluta compatibilità dei fascisti nel sistema economico-politico attuale, anche nella democrazia borghese.

D’altronde da un ammistrazione comunale che svende il territorio agli speculatori che vogliono ridurre l’ex area Alfa in un centro commerciale non ci potevamo aspettare nulla di meglio…

Come sempre le teorie che cercano di diffondere i fascisti sono quelle populiste o xenofobe. Quindi i nemici da combattere sono gli immigrati perchè ci tolgono il lavoro e le banche perchè tengono al loro giogo la società intera (non che le banche non ci siano nemiche ma in quanto strumento: la pistola non l’assassino).

Come soluzione individuano la compattezza della patria davanti ai nemici che arrivano da fuori a rovinare una società italica pura possibile e paradisiaca, intanto incassano finanziamenti dagli industriali.

Il nemico è prima di tutto interno, noi lo sappiamo, e loro sono i suoi servi.

Perciò, oltre al fatto che trovarsi ad inseguire le iniziative antifasciste è già di per se limitante e inutile se rimangono iniziative sporadiche, il problema maggiore rimane l’impossibilità di analizzare il fascismo o anche solo razzismo e xenofobia come fenomeni legati a doppio filo con il dominio politico ed economico di una classe su di un altra. Per chi non vede nel superamento di questo sistema il fine del proprio lavoro politico è sempre più semplice e utile seguire le chimere della democrazia da salvare e di una Costituzione nata monca e comunque mai applicata nelle sue parti più progressiste.

Ma non è con un compromesso che ci si può liberare delle catene. Queste catene a seconda dei periodi storici e delle circostanze possono essere più larghe o più strette ma non possono mai cessare di esistere fino a che lo sfruttamento della forza-lavoro garantirà a pochi di mantenere alti i propri profitti.

Il nostro intervento deve quindi saper coinvolgere il maggior numero di cittadini in generale , ma soprattutto lavoratori di ogni etnia e giovani studenti, per essere incisivo. Al piano culturale e di controinformazione si deve inevitabilmente accompagnare un’analisi che inquadri il nazifascismo di ieri e di oggi come fenomeno interno a questo sistema e quindi superabile solo in una società senza più classi sociali.

Organizzare i lavoratori lavorando per portarli su posizioni politiche vicine ai loro interessi reali è un passaggio necessario. Ad esempio, qui nel nord Italia sono in corso da qualche anno lotte di immigrati dipendenti di cooperative che operano in maniera sommersa e al di fuori di ogni legge. Supportare oggi questi lavoratori portando prospettive di ricomposizione di classe significa fare il danno maggiore al fascismo, oggi come ieri.

 Collettivo la Sciloria

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