1 ANNO DI CORTE POPOLARE!
DOMENICA 25 NOVEMBRE ORE 18 – Presentazione del libro “COKNEY E’ BELLO”
con l’autore Alex Alesi.
A seguire aperitivo/Cena con l’accompagnamento delle chitarre rivoluzionarie
Di Giorgio e Marco.Antonino Alex Alesi Cockney è bello Racconti di vita Skinhead, di movimento,
immigrazione e di piccoli bastardi degli anni ‘80
Dopo il primo romanzo Interminabili Disordini, Alex Alesi torna
a parlare ancora una volta di strada, in un susseguirsi di emozioni,
sensazioni, azioni violente, passioni politiche, calcistiche, musicali. Il
narratore, questa volta, vuole entrare nei dettagli, focalizzando il mondo
della metropoli e della provincia.
Dodici racconti dedicati alla vita ribelle dei Cockney italiani, nome che
deriva dalla lontana Londra, usato in modo dispregiativo, per definire le
persone meno abbienti.
“Volevo raccontare, soprattutto, chi stava ai margini della società, che
spesso possedevano una grande ricchezza umana, un’elaborazione
politica, un grande cuore, un meraviglioso coraggio, ma venivano
discriminati in modo sprezzante, dai ben pensanti, esattamente come i
ragazzi dell’East End di Londra”.
Alex, ritorna a raccontare di Dax, suo amico e compagno, del tragico
evento del 16 Marzo, dove perse la vita in un agguato fatto da una famiglia
di estrema destra. Racconta di stadio, di Ultras e della sua squadra del
cuore, il Milan, di Skins della Sharp e del movimento dei centri sociali
a Milano dopo la scomparsa di Davide Cesare. Il racconto entra nel
vivo con gli arresti dei militanti dell’ORSo: aule di tribunali, detenzioni,
l’agguato fascista al centro sociale Cox e il percorso politico antifascista.
Ma “Cockney è bello” non vuole finire qui, perché Alex ripercorrendo le
strade di una città di provincia, viste con gli occhi di un ragazzino di prima
media, nella metà degli anni 80, racconta di Paninari, Metallari, Punk.
Alfio, il protagonista di questo racconto, vive tutti questi conflitti sociali
con entusiasmo e disinvoltura, evidenziando le contraddizioni che la sua
generazione è stata costretta a subire.
Il decimo racconto parla d’immigrazione. Anche qui Alex vuole stupire,
perché l’immigrato in questione è suo padre, che nel 1952 parte da Palermo
per andare in Francia a lavorare. Dopo varie vicissitudini, Saverio decide
di arruolarsi nella legione straniera. Un racconto fatto di evasioni, carcere
e della disperata voglia di vivere in modo dignitoso.
Autore
Antonino Alex Alesi (1973) scrive poesie conservandole gelosamente nei quaderni in un’adolescenza tormentata nella città
di Voghera. Dal 1991 militante politico all’interno del centro sociale, Leoncavallo e successivamente nella Officina della
Resistenza Sociale, detta comunemente ORSo. Frequenta il mondo ultras. Ex Skinhead protagonista del movimento anti
razzista SHARP, appassionato di musica Ska, Oi! e Soul, si cimenta come Dj nel gruppo Lo skin individui. Si trasferisce a
Milano nel 1999. Ha fatto l’operaio alla Necchi compressori di Pavia impegnandosi nel sindacato di base CUB . Attualmente
lavora in una cooperativa a Pavia ed è delegato sindacale nella Flaica CUB. Ha scritto “Interminabili disordini” e pubblica
le sue poesie nel blog Scritteinstrada.blogstop.com