Mentre il parlamento Greco approva l’ennesimo piano di austerity , la protesta e la rabbia sociale divampa in tutta la Grecia, il tentativo di assalto al parlamento e le numerose manifestazioni in tutto il paese sono la fotografia più limpida della situazione Greca.
Quello che sta andando accadendo ad Atene è l’ennesima imposizione da parte del parlamento di approvare “lacrime e sangue” da far pagare al popolo greco , che da due anni subisce i piani di risanamento che hanno impoverito i lavoratori di tutto il paese.
Quello che va in scena in Grecia è quel che si prospetta in molti paesi Europei per il prossimo futuro, l’Italia è uno di quei paesi candidati a subire questa sorte, a dirlo non siamo noi, ma le condizioni economiche che il nostro paese affronta in questo momento: produttività ferma e in via di recessione , disoccupazione e licenziamenti in forte aumento , prezzi alle stelle e alto indebitamento pubblico.
Come in Grecia, anche in Italia a Ogni manovra ne segue immediatamente un’altra, con motivazioni e appelli anch’essi sempre ugualii: Bisogna salvare il paese, far ripartire l’economia , abbiamo vissuto per anni sopra le nostre possibilità, ci vuole coesione nazionale,ecc. C’è infine un’altra evidente analogia che ci equipara alla situazione Greca, i padroni continuano a fare profitti e a vivere nel lusso , mentre i lavoratori vanno verso il baratro della miseria.
In Grecia la rivolta si fa sempre più intensa e radicale, ma questo non basta a fermare le varie manovre di austerity , la Grecia oggi è l’unico paese nel quale il proletariato sta cercando di opporsi alla miseria imposta dal governo, purtroppo rimane isolata in questo senso dal resto d’Europa.
L’esempio del popolo Greco ce l’abbiamo sotto gli occhi , prendere spunto, lavorare alla diffusione della lotta e creare un’organizzazione realmente di classe, che faccia gli interessi del proletariato rimane l’unica strada per evitare l’impoverimento generale che porta alla miseria in Italia,in Grecia e in tutto il mondo.