Da un mese stiamo dimostrando che con la lotta è possibile organizzarsi e lottare per migliorare le nostre condizioni, per ottenere i nostri diritti e il rispetto che ci è dovuto.
Lo sciopero è cresciuto e ha mandato in crisi l’organizzazione del lavoro. Ma invece di trattare, Esselunga e Safra hanno scelto la linea dura.
Prima hanno cercato di eliminare tutti i delegati; poi, vista la risposta decisa del presidio permanente, sono passati al “crumiraggio organizzato”, allargando l’appalto di Alma e portando nel magazzino decine di persone esterne.
Minacciando di togliere il lavoro agli operai che scioperano cercano così di mettere paura; ma è importante sapere che la legge e il contratto impongono che in caso di cambio-appalto l’azienda che subentra deve assumere tutti e alle stesse condizioni economiche – secondo l’ art.37 CCNL del 26 maggio 2004
Dopo una settimana di sciopero a oltranza per costringere SAFRA a reintegrare i nostri compagni e a trattare sulle questioni economiche, adesso dobbiamo darci l’obiettivo di uno sciopero di tutte le cooperative su una piattaforma unitaria:
- Rientro dei 15 lavoratori estromessi
- Rispetto dell’orario previsto dal contratto e fine del lavoro a chiamata
- Pagamento degli istituti al 100% e indennità mensa di 5,29€ al giorno
- Riduzione dei carichi di lavoro da contrattare con i delegati sindacali
- Allontanamento dei capi che mancano di rispetto agli operai
Denunciamo il crumiraggio organizzato dall’Esselunga, e lo continueremo a contrastare come si è fatto domenica nel reparto salumeria.
Chiediamo a tutti gli operai (Safra, Alma, Rad) di rifiutarsi di sostituire i propri compagni, di interrompere il lavoro straordinario e i doppi turni, di unirsi a noi durante gli scioperi e le manifestazioni davanti ai cancelli che verranno decise di volta in volta e senza preavviso all’interno del presidio permanente.
Pioltello 7 novembre 2011
I delegati SAFRA e gli operai in lotta S.I. Cobas
Coordinamento di sostegno alla lotta nelle cooperative