Torniamo a scrivere su questo blog dopo un periodo di vacanza che ci siamo concessi per riposare fisico e membra dopo un anno di lavoro.
Riprendiamo il filo trattando una delle lotte più radicali che troviamo sul territorio del belpaese, quella del popolo NOTAV. Questa lotta popolare contro l’inutile e dannosa opera di speculazione sul territorio valsusino, da anni mette in luce come il sistema economico e politico attuale favorisca il profitto di pochi rispetto al diritto ad una vita dignitosa (e in salute…) di tanti.
Questa lotta rappresenta per noi un vero esempio di laboratorio politico dove l’assemblea popolare che unisce il movimento decide in modo collettivo e partecipato ogni strategia da seguire. In questo modo ci si oppone realmente al capitalismo esportando modelli di lotta che dovrebbero diffondersi sul territorio italiano.
In questi giorni i militanti NOTAV hanno continuato incessantemente ad assediare il fortino del cantiere compiendo una serie innumerevole di azioni di disturbo nei confronti delle forze militari e di Polizia che i nostri parlamentari hanno schierato a guardia del cantiere. La situazione attuale in Valle è quella tipica di un’occupazione militare del territorio, dove lo Stato attraverso i suoi servi mostra la sua vera faccia, quella della repressione.
In Val di Susa è quindi “normale” essere fermati per identificazioni senza alcun senso, essere svegliati da fumogeni notturni lanciati sui campeggi di presidio e subire continue provocazioni da qualsiasi corpo militare e di Polizia presente sul territorio. In poche parole ci si trova di fronte ad una situazione di vera e propria dittatura militare. Tutto ciò viene abilmente mascherato dagli organi d’informazione ufficiali schierati compatti a difesa dei profitti di chi da quest’opera, che in tempi di crisi costerà 20 miliardi di euro, ci mangerà a sbafo.
link del video “i peccati della Maddalena da notav.info”