A prima vista, l’accordo, fra confindustria e cgil-cisl-uil, potrebbe quasi ingannare, potrebbe sembrare un accordo da poco, ma una lettura attenta alle tre pagine indica, per gli operai italiani, una ulteriore perdita di diritti e un peggioramento delle condizioni lavorative sempre più legate alle sorti aziendali e ad un accentramento dei poteri contrattuali nelle mani di cgil-cisl- uil e confindustria.A parte gli interessi comuni indicati nella premessa, che mette alla pari i padroni e i lavoratori, quando invece nell’attuale sistema i lavoratori sono la parte più debole e non dovrebbero avere niente da spartire con essi, i punti cruciali che ridefiniranno i rapporti contrattuali a favore della confindustria sono:
*la rappresentatività sindacale per contrattare a livello nazionale, si determinerà dal conteggio delle deleghe, inviata dalle aziende all’INPS che a sua volta li passerà al CNEL, che per essere legittimata a contrattare deve superare il 5% del totale dei lavoratori della categoria cui si applica il ccnl.
*Nel CCNL nazionale di categoria saranno fissate e definite le materie che si potranno trattare a livello aziendale, oppure definite dalla legge.
*Le parti economiche e normative dei contratti aziendali hanno efficacia per tutto il personale e se approvati dalla maggioranza della RSU, sono vincolanti per tutti i sindacati firmatari.
*In caso di presenza di RSA costituite in base all’ art. 19 legge 300/70 gli stessi contratti aziendali avranno pari efficacie se approvati dalle RSA che hanno la maggioranza certificata dal INPS. In questo caso un’organizzazione sindacale firmataria o almeno il 30% dei lavoratori potrà richiedere il referendum.
*Negli stessi contratti aziendali una volta approvati, si definirà una tregua sindacale, nel senso che non si potrà più lottare contro l’accordo.
*Punto finale, in crescendo, i contratti aziendali possono derogare quelli nazionali se ci sono esigenze di mercato o aziendali nei termini previsti dai CCNL. Nell’attesa di firmare i nuovi ccnl, secondo l’attuale accordo interconfederale, i contratti aziendali conclusi con le RSU o RSA firmatarie del presente accordo in presenza di esigenze aziendali di mercato possono derogare e modificare i CCNL di categoria con riferimento sia agli orari, che all’ OdL che la prestazione lavorativa.
*Con quest’ accordo la triplice definisce che le decisioni potranno essere prese solo dai sindacati, mentre i lavoratori saranno solo un’ appendice da sfruttare alla mercé dell’ azienda e dei ruffiani sindacali.
Come si può costatare i lavoratori saranno sempre più divisi per aziende, senza più diritti formali e legali, senza nemmeno la possibilità di decidere quello che si deve rivendicare.
Quest’accordo, se da una parte, concede e concentra il potere sindacale nelle mani dei confederali, dall’ altra apre una strada che vedrà i lavoratori necessariamente scontrarsi con la triplice e con le regole imposte dal sistema, al pari di quello che oggi avviene con le lotte nelle coop . della logistica, se vorranno difendere salari, condizioni di lavoro e diritti.
Di questa verifica si incaricherà la crisi economica e le manovre finanziarie, di Lacrime e sangue, del governo e se son rose fioriranno di sicuro.