VOTA KARLO POTEREPO! (detto nessuno)
Nerviano si sta preparando ad eleggere Sindaco e Consiglio Comunale. Il paese vede proliferare gazebo, banchetti, assemblee pubbliche, volantinaggi e manifesti elettorali venendo così travolto dal circo della politica più o meno istituzionale dove ognuno si propone come portavoce delle istanze della popolazione intera.
In tutto ciò evidenziamo il ruolo di primo piano che le politiche giovanili stanno svolgendo nella campagna elettorale in corso. Nelle varie liste presenti notiamo infatti la presenza di alcuni giovani nervianesi e addirittura un candidato sindaco ben al di sotto della soglia dei trent’anni. Ad un occhio inesperto o assuefatto questa “ventata di gioventù” potrebbe sembrare una svolta positiva per la politica nervianese, finalmente attenta alle rivendicazioni di una generazione privata dei suoi diritti e di spazi.
Cinque anni di lotte sul territorio ci insegnano che le cose non stanno così! Dietro alla dialettica di partito si nasconde il disinteresse totale per i bisogni di chi deve affrontare tutti i giorni la disoccupazione, il precariato, lo sfruttamento, la mancanza di servizi pubblici, di socialità e cultura.
Questi sono problemi certamente di carattere generale ma che colpiscono maggiormente chi sta cercando di crearsi un futuro stabile. La strumentalizzazione compiuta dai “dirigenti” locali di liste civiche e partiti ripulendosi la faccia dietro al giovanilismo a tutti i costi, è una delle cose che più ci fa rendere conto della mancanza di risposte concrete che questi personaggi possono dare ai cittadini.
Nell’ambito della politica Nervianese (e non solo), Karlo Poterepo (detto nessuno) assume posizioni nette su questi temi e li affronta con la pratica della lotta nelle scuole, nei luoghi di lavoro, nelle strade, cercando di creare unità di intenti tra chi si ribella allo stato delle cose attuale.
Chi si propone di rappresentarci in Consiglio Comunale ci ha lasciato solo esempi negativi in passato. Il centro-sinistra uscente aveva tra le sue fila il consigliere Dario Carugo, eletto con 200 preferenze e nominato con delega alle politiche giovanili. In sintonia con il Collettivo Oltre il Ponte espresse chiaramente il disagio giovanile dovuto alla mancanza di spazi di aggregazione pubblici sul territorio, e in questo senso venne richiesta la creazione di un apposito spazio sociale.
Allo stesso tempo si sarebbe voluto offrire ai giovani in cerca d’impiego una struttura pubblica in alternativa alle agenzie interinali, strumenti di precarietà, sfruttamento e profitto più che di inserimento lavorativo.
Solo Karlo ci ricorda quale fu la risposta concreta di Sindaco e giunta a queste legittime richieste: NESSUNA!
Al solito si limitarono alle parole e alle promesse da campagna elettorale (ricordiamo come entrambe le questioni fossero previste dal programma elettorale del centro sinistra alle scorse elezioni). Quando il Collettivo Oltre il Ponte (con la partecipazione di numerosi giovani) trovò nell’occupazione di uno stabile dismesso (ex IPI SISTEM) l’unica soluzione possibile, la risposta di chi ci amministrava fu la repressione di polizia. Karlo in questo caso fu l’unico a sdegnarsi e ancora adesso gli girano…
Lo stesso stabile, in gran parte fatiscente, è inserito in un’area sommersa negli anni ‘70 da rifiuti industriali altamente nocivi per la salute. Il Sindaco promise invano di bonificare la zona, quindi ci chiediamo cosa i cittadini nervianesi da anni stiano respirando. Inoltre vogliamo sottolineare come questo disinteresse per la salute dei cittadini e per le questioni ambientali sia bipartisan, dal momento che anche la Lega Nord durante il proprio mandato si disinteressò alla bonifica.
A nulla quindi servì la presenza di Dario Carugo in Consiglio Comunale, presto ci rendemmo tutti conto di come gli interessi del Sindaco fossero ben diversi. Karlo afferma che essi furono funzionali ad altre classi sociali diverse da lavoratori, precari e studenti. Lo notammo anche per le posizioni che il Sindaco assunse quando i lavoratori della coop. Alfa (in appalto alla Corena) occuparono il magazzino stanchi di lavorare in regime di schiavitù.
Egli sostenne da subito una soluzione favorevole ai padroni in contrapposizione alle rivendicazioni degli occupanti. Alla faccia della sinistra! Karlo ci spiegò in quel caso che lo sfruttamento dei lavoratori è dovuto al sistema economico e politico attuale, basato sul profitto di pochi sul lavoro di tanti. Ci parlò di conflitto capitale/lavoro e di proletariato. Cose che non si sentono spesso in giro!
Solo Karlo Poterepo ebbe il coraggio di dire chiaramente che l’ordinanza 34 emanata dal Sindaco con l’appoggio di tutte le forze politiche consisteva in un atto vergognoso di repressione nei confronti di una parte della popolazione. In quel caso il Sindaco del PD segui in pieno le direttive del Ministro degli Interni Maroni (Lega Nord), usufruendo di poteri speciali appositamente creati per sindaci-sceriffi. Grazie alla grande mobilitazione ed il successivo ricorso al TAR si ottenne l’annullamento di tale provvedimento, definito da Karlo di stampo fascista per le limitazioni alle libertà individuali e collettive che comportava.
In quel caso si dimostrò palese la vicinanza tra le politiche di tutti i partiti e chi pensava che la chimera della sicurezza (un tempo si chiamava ordine e disciplina) fosse una prerogativa di destra restò sconcertato. Noi no e Karlo neanche.
Per quanto riguarda le altre forze politiche in campo ricordiamo che Lega Nord e PDL fecero chiudere i CAG (centri di aggregazione giovanile), ma non vogliamo soffermarci troppo sulle prerogative di questi partiti che fanno della paura, della xenofobia e del razzismo le coperture per una politica tesa a peggiorare le condizioni di lavoratori e studenti. Nonostante abbiano governato per molti anni prima del centro sinistra è evidente come nulla sia cambiato. Non è nemmeno il caso di soffermarci sulle Liste che si professano Civiche ma che in realtà sono comunque legate ad uno specifico schieramento, o ad interessi di carriera politica e lavorativa per chi ci sta dietro.
Non riteniamo dunque sia opportuno fidarsi di chi si propone come elemento di novità in questo scenario, in quanto nessuno si fa portavoce di una politica che rappresenti veramente le necessità reali del territorio nervianese e dell’intera cittadinanza, giovanile e non.
Siamo convinti che una parte di cittadini e giovani nervianesi che decidono di presentarsi nelle liste delle varie forze politiche in campo lo facciano con un sentimento di onestà ma la nostra esperienza istituzionale sul territorio di Nerviano, e che moltissimi altri hanno fatto in altre città, ci ha insegnato che dietro ogni forza politica o lista civica c’è sempre qualcuno che rappresenta interessi di una piccola minoranza privilegiata in contrasto con gli interessi dell’intera cittadinanza.
Noi non staremo di certo a guardare, per questo abbiamo deciso di votare Karlo Poterepo e di continuare con le lotte nei posti di lavoro,nelle scuole e sul territorio attraverso l’autorganizzazione e al di fuori delle istituzioni.
NOI VOTIAMO KARLO POTEREPO DETTO NESSUNO!
PERCHE’ NESSUNO DIFENDE I LAVORATORI!
PERCHE’ NESSUNO DIFENDE I CITTADINI!
PERCHE’ NESSUNO DIFENDE IL TERRITORIO!
Collettivo Oltre il ponte www.lasciloria.noblogs.org
Ho capito il ragionamento… ti invito a seguirci e partecipare alle future iniziative che faremo così magari avremo modo di confrontarci.
Ciao!
Naturalmente, immaginavo gia’ la risposta, ci sono passata prima di Voi, e capisco benissimo la difficolta’ nel far valere i diritti dei più deboli, ci sara’ sempre qualcuno che tentera’ di annientarti ( ciao Vik!) . Ma quello che volevo dirvi, è che la gente non sa, e secondo me bisognerebbe farsi vedere e conoscere di più, e non rinunciare ad entrare nelle Istituzioni; il lavoro , mai come in questo momento è enorme, ma non bisogna mai rinunciare . Voi non lo avete mai fatto, ma agite senza coinvolgere l’indifferenza che aleggia in molte persone.
Comunque va bene anche così: è solo che Vi vorrei più in vista, forse anche le ” vecchie leve” non addormentate come me, Vi darebbero una mano!
Baci e grazie per quello che fate!
Ciao, io faccio parte del collettivo e ti rispondo dal mio punto di vista personale.
Dire che il Collettivo non è conosciuto nella comunità mi sembra sbagliato, certo, magari è più conosciuto a livello giovanile,però non è vero che non lo conosce nessuno,detto questo non voglio mettere in dubbio la tua ricerca.
Quello su cui volevo soffermarmi è il concetto di “metterci la faccia” ,questo perchè credo che molto spesso tutto si riduca a questa frase senza andare nel merito delle questioni,il mio concetto di metterci la faccia è diverso da quello di presentarsi ogni 5 anni alle elezioni per poi sparire fino ai prossimi 5 anni,il mio concetto di metterci la faccia sta nel metterla tutti i giorni nei vari ambiti della vita che una persona conduce,nel posto di lavoro e nel territorio,nelle scuole: noi questo lo facciamo ogni giorno.
Il collettivo ha prodotto in questi anni decine di momenti di dibattito su vari temi, ha offerto corsi di vario genere dalla chitarra all’inglese,ecc. nel periodo in cui è riuscito ad avere una sede, ha occupato uno stabile dismesso da almeno 20 anni (pratica che può anche essere non condivisibile) nel tentativo di ridare uno spazio libero dalle logiche del profitto al territorio, abbiamo vinto una vertenza contro l’ordinanza che metteva un sacco di divieti assurdi, abbiamo nell’ultimo periodo sostenuto in maniera attiva la vertenza della Corena,ecc.
Ho fatto l’elenco di alcune cose per dire che qualcosa abbiamo fatto ,magari poco, ma l’abbiamo fatto mettendoci la faccia,il tempo,l’entusiasmo,le denunce,le botte della polizia davanti ai posti di lavoro al fianco dei lavoratori. Queste Sono cose che purtroppo non vengono fuori sulla stampa, che non si vedono perchè sono volutamente nascoste, guai a fare vedere che in quel posto di lavoro o sul quel territorio si possono vincere delle battaglie.
Abbiamo anche provato l’esperienza del consiglio comunale ma come al solito chi lavora per il bene della comunità è schiacciato dagli interessi che stanno sopra tutti noi.
Questo ci ha insegnato lanostra esperienza e questo ci ha isnegnato storia istituzionale del nostro paese.
Quindi crediamo che dopo avere provato anche l’esperienza istituzionale pensiamo sia più utile impegnarsi al di fuori delle istituzioni per costruire dei percorsi che dal basso cercano di spostare le istituzioni verso gli interessi e le richieste della popolazione.
Se avremo modo di confrontarci di persona approfondiremo le varie questioni.
Ciao!
Non
Ciao a tutti.
Per puro caso mi sono imbattuta nel vostro sito, non sapendo, pur abitando a Nerviano da trent’anni, della Vostra esistenza. Ho sentito raramente parlare del Collettivo Oltre il Ponte, ma in giro non ho mai avuto modo di riconoscerVi. Mi sono informata , ma pare non siate così conosciuti, a parte per qualcuno che non rappresenta la comunità. So comunque che avreste voglia di ridare smalto alla Vostra città, avreste voglia di mandare a casa chi si approfitta del suo ruolo, o della poltrona su cui siede, con tanta rabbia in corpo quando i Vostri sforzi e le Vostre opposizioni vengono rimandate al mittente senza neanche un’accenno di approfondimento.
Ma perchè non Vi esponete in prima persona? Dovete metterci la faccia se volete cambiare le cose, ed il tempo, e spesso anche il fegato! Io , per esempio, sono con Voi!