MIGRANTI: UNA STORIA DI SFRUTTAMENTO

Da circa due settimane l’attenzione dei media si è spostata sulla cosiddetta emergenza immigrati: circa 7000 migranti provenienti dall’altra parte del mediterraneo rappresenterebbero secondo il governo una situazione d’emergenza per una possibile invasione dell’Italia.

Tutt’altra è la realtà: l’emergenza Lampedusa è stata creata ad arte dal governo che, per evidenti fini elettorali, sta cercando di portare sul terreno del razzismo e dello scontro tra poveri la rabbia che cresce tra lavoratori, disoccupati e precari colpiti in maniera sempre più pesante dalla crisi.

Come sempre a farne le spese sono i proletari, in questo caso i migranti che prima sono sfruttati e ridotti alla fame nei loro paesi dalle Aziende Italiane e internazionali (che in quei luoghi sfruttano manodopera a bassissimi costi e risorse energetiche lasciando solo miseria e inquinamento) e poi vengono accusati del reato di clandestinità e usati per fini politici quando arrivano da noi.

La stessa sorte è toccata e toccherà in altre situazioni anche ai lavoratori Italiani, quante volte hanno tentato di contrapporci per dividerci e indebolirci nelle vertenze? Quante volte hanno tentato di creare un scontro generazionale? Quante volte sentiamo ancora oggi la solita storia dei “terroni” che campano sulle spalle del Nord o dei lavoratori pubblici che non fanno niente?

Ricordiamocelo adesso! Il loro obbiettivo è quello di dividerci per controllarci e per continuare a fare gli interessi dei politici e del padronato.

Una delle grandi contraddizioni del sistema capitalistico sta nel fatto che il denaro e le merci sono liberi di circolare ovunque, mentre l’uomo o meglio chi appartiene alle classi sociali più povere, non è libero di espatriare, per necessità, dai luoghi che il capitale ha distrutto socialmente ed economicamente.

Oggi siamo tutti sulla stessa barca. La crisi economica la stiamo pagando noi proletari che dipendiamo solo dalla nostra forza lavoro e questo vale in tutto il mondo.

La crisi non ha confini, l’impoverimento è generale, mentre la ricchezza sta nelle mani di pochi; dobbiamo solo trovare il modo di riprendercela senza lasciarci dividere da chi ci butta fumo negli occhi per oscurare la realtà che ci circonda.

Solidarietà ai migranti!
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