Continua l’offensiva di Marchionne contro i lavoratori Fiat, dopo Pomigliano tocca a Mirafiori, il diktat è sempre lo stesso: massimo sfruttamento in termini di orario, flessibilità, salario e cancellazione del contratto nazionale.
Sostenuto dal governo e da CISL-UIL in particolare nella persona di Raffaele Bonanni, che con le sue continue dichiarazioni dimostra ogni giorno il suo servilismo nei confronti di Marchionne, consolidando il suo ruolo di agente della fiat e dei padroni contro i lavoratori.
In questo senso s’inseriscono le dichiarazioni che ha rilasciato in un’intervista al Corriere della sera di qualche giorno fa: “ Noi siamo pronti a trovare con la Fiat accordi per la massima flessibilità, garantire il funzionamento degli impianti, stoppare qualsiasi eventuale boicottaggio”.
I boicottatori sarebbero i lavoratori/ici che scioperano, mentre la massima flessibilità per chi lavora e la subisce ogni giorno vuol dire sottostare completamente alle esigenze aziendali.
Il ruolo di Bonanni è molto pericoloso per i lavoratori, perché oltre a far passare gli accordi legittimando l’azione di Marchionne, illude una parte di lavoratori di fare i loro interessi, frenando in questo modo una risposta unitaria ai continui attacchi della Fiat. Se dovesse passare come sta accadendo la linea Marchionne per i lavoratori/ici di tutti i settori sarà una grossa sconfitta e porterà indietro di decine di anni le condizioni di lavoro.
Quindi crediamo sia importante in ogni luogo di lavoro e sui territori smascherare il ruolo di Bonanni che si racchiude in una sola parola: SERVO!
Giusto. Purtroppo non è l’ unico e ne dovremo smascherare altri. La migliore risposta che possiamo dare a questi servi venduti è quella di continuare ad organizzare i lavoratori per la difesa dei propri diritti e arriverà il giorno che i lavoratori stessi lo manderanno finalmente a lavorare…… in Siberia.