Partecipiamo e invitiamo a partecipare al Corteo di Milano che parte da Largo cairoli alle 9.30.
Le due manovre economiche , la prima varata a Luglio ( MANOVRA DI LUGLIO: FINANZIARIA 2011: UNA RAPINA, A LAVORATORI E PENSIONATI! ) , la seconda in via di approvazione , non lasciano dubbi: stanno sferrando un attacco diretto e pesante a salari, pensioni e diritti.
Il governo italiano sotto i colpi della crisi ( che ha le sue radici nella produzione e non nella speculazione finanziaria che ne è una conseguenza ) si muove in maniera confusa e disordinata, ma con l’obbiettivo chiaro di scaricare ulteriormente i costi della crisi sulle spalle di lavoratori, precari, disoccupati e pensionati.
E’ saltata ogni tipo di mediazione che permetteva alla borghesia di attaccare salari e diritti un po’ per volta in modo che i lavoratori non se ne accorgessero.
Il momento che stiamo attraversando rappresenta l’inizio di una fase cruciale per il futuro, se la classe lavoratrice non scenderà in lotta (lotta, non passeggiate) per creare una reale opposizione alle manovre di tagli in corso , ci sarà un arretramento non indifferente per le condizioni di vita e di lavoro.
Per questo crediamo che la sciopero generale indetto dalla CGIL e dal sindacalismo di base è un primo appuntamento importante, che deve proseguire con iniziative di lotta con l’orizzonte oltre il sei settembre. E’ chiaro! la CGIL è stata costretta a indire lo sciopero, per salvare la faccia di fronte ai suoi iscritti , per non rompere gli equilibri interni e per rientrare sul tavolo della contrattazione (utilizzando la forza dei lavoratori per difendere le imprese e il sistema) dal quale è stata estromessa dagli ultimi provvedimenti del governo; ricordiamo a tutti la lettera che questo sindacato ha firmato insieme a confindustria e altri settori del padronato.
La CGIL assolverà, come sempre, il ruolo di freno alle possibili spinte di lotta più radicali che possono arrivare dai lavoratori.
Lo sciopero di Martedì può essere l’ennesima occasione per tentare di superare questi steccati che da tempo frenano la lotta di classe in Italia, consapevoli che solo se saremo in grado di costruire una nostra organizzazione saremo in grado di imporre i nostri interessi di classe.
Noi lavoreremo in questa direzione . invitando singoli e realtà organizzate del territorio a costruire insieme momenti di informazione e mobilitazione tra lavoratori,precari,disoccupati e pensionati.