Lo scandalo delle case, scoppiato in questi giorni di febbraio 2011 al Pio Albergo Trivulzio, affittate, altre vendute, ai ricchi, politici, manager, giornalisti,amministratori locali e regionali, speculatori e immobiliaristi, la dice lunga sulle contraddizioni dell’attuale sistema di corruzione che non ha più limiti e che dovrebbe portare in piazza i lavoratori di tutti i colori della pelle, perché sono loro i veri penalizzati da tutto questo baillame.
Periodicamente sentiamo le urla mediatiche della lega e del vicesindaco di Milano che propagandano che la casa bisogna darla agli Italiani e non ai rom, peccato che già dagli anni 70 lo IACP le case le dava quasi tutte agli amici socialisti e dintorni e non ai lavoratori bisognosi che pagavano, e purtroppo ancora oggi nel 2011 continuano a pagare, le tasse per le case popolari per darle ai ricchi ruffiani dei partiti e del potere economico.
La cosa paradossale e fortemente contraddittoria è che il privilegio( che è sempre esistito siamo anche noi uomini di mondo) oggi è diventata la normalità, mentre i lavoratori italiani e stranieri cercano disperatamente case, a prezzi accessibili, dove abitare, vengono sistematicamente sgomberati, così come i giovani che occupano spazi abbandonati vengono fatti passare per delinquenti solo perché hanno osato attaccare il profitto dei proprietari degli stabili.
Nelle cinque pagine piene di nomi e cognomi ci sono noti personaggi della politica e dell’ economia, ma a noi ne piace segnalare uno in particolare quello dell’ex assessore regionale Pier-Gianni Prosperini, razzista noto, (arrestato nel 2009 per corruzione e patteggiato la pena a tre anni) perché questo corrotto ha inveito per anni da una televisione privata, anch’essa finita sotto inchiesta, contro gli islamici a cui voleva tirare la barbetta, ma soprattutto non gli voleva dare la casa perché prima venivano gli Italiani, cioè lui; ebbene costui ha una intera cascina affittata nel comune di Vernate( a sud di Milano) per un totale di 700 metri quadri pagando un affitto annuale di soli 11.000€ all’ anno.Vergogna è dire poco
Anche questo scandalo deve insegnare a tutti i lavoratori italiani e immigrati, e nella crisi si vede meglio perché siamo noi a pagarla,che il nostro nemico è il borghese e il padrone di turno, i politici e i corrotti, gli speculatori di borsa e il governo, in pratica il nostro nemico è questo sistema sociale che ci nega l’ esistenza ad essere felici