Pubblichiamo l’appello per lacostruzione di una campagna che ponga a livello nazionale e locale la rivendicazione del Salario minimo garantito.
ASSEMBLEA APERTA
Mercoledì 25 settembre 2013 alle ore 21.00 presso la sede del SI COBAS in via Marco Aurelio 31 Milano. Per discutere di come organizzarsi per gli interessi comuni dei lavoratori.
Nel 2013 è proseguita e si è aggravata la crisi economica, che ha prodotto l’aumento senzafine della disoccupazione e reso più duro lo scontro tra operai e padroni.
In ogni settore, nelle grandi come nelle piccole aziende, gli operai (e non solo loro) subiscono un feroce attacco al posto di lavoro, al salario (che viene ridotto o non pagato), alle condizioni di lavoro (niente sicurezza e orari senza fine) e alla dignità (minacce e ricatti di padroni e capi).
L’attacco padronale va di pari passo con la catena senza fine di “manovre per ridurre il debito pubblico”, attuate dal governo Berlusconi, poi da Monti e ora dal governo Letta (pd-pdl) con la benedizione di Napolitano, per salvare banche, immobiliari, grandi capitalisti dalla crisi sistemica del capitalismo italiano, europeo e mondiale.
La politica sanguinaria dei licenziamenti di massa, della riduzione di salari stipendi e pensioni, delle nuove imposte e dei tagli della spesa pubblica, dell’esproprio dei risparmi popolari non risolve, ma aggrava la crisi, favorisce la recessione produttiva e deprime tutta l’economia.
Ma, come dimostra la lezione della Grecia, posta sotto ricatto permanente da Banca Centrale Europea, Fondo Monetario Internazionale, Unione Europea e banche mondiali, qualsiasi sacrificio delle masse lavoratrici non basta mai per coprire i debiti e i fallimenti dei capitalisti e dei parassiti finanziari.
Come reagire? Come difendersi? Come organizzarsi?
Prima di tutto deve essere chiaro che il “debito pubblico” non è stato creato dai lavoratori ma è servito a foraggiare in mille forme e per decenni i padroni, le banche, i parassiti finanziari e immobiliari. Quindi il “debito pubblico” è cosa loro e non dobbiamo pagarlo noi con la “politica del rigore e dei sacrifici”.
Questa politica va combattuta con forza e per farlo occorre che i lavoratori, italiani ed immigrati, giovani e adulti, donne e uomini, lottino insieme, stabilendo obbiettivi comuni, sulla base degli interessi di classe e non dei cosiddetti interessi nazionali, che sono i profitti dei padroni e le rendite dei banchieri e immobiliari.
Oggi, di fronte alla disoccupazione che dilaga, alla precarietà permanente di milioni di lavoratori, al lavoro schiavizzato, sottopagato o non pagato, l’obbiettivo che unifica i lavoratori e i disoccupati è il SALARIO MINIMO GARANTITO di € 1.250,00 mensili non tassabili:
come minimo di sussistenza per i giovani in cerca di lavoro e per i disoccupati;come minimo retributivo contro i salari di fame imposti a precari e sottoccupati (collaboratori a progetto, “soci cooperativa”, finte partite IVA, ecc.);contro ogni forma di ricatto padronale-statale.
Noi proponiamo ai giovani in cerca di lavoro, ai disoccupati, ai precari e ai lavoratori italiani e immigrati di costituire
IL COMITATO DI LOTTA PER IL SALARIO MINIMO GARANTITO
che si batta per il salario minimo garantito, per l’aumento del salario, per la riduzione dell’orario di lavoro (vero antidoto contro “esuberi” e Cassa Integrazione), per l’aumento delle pensioni minime fino al salario minimo garantito.
Il Comitato promotore indice una
ASSEMBLEA APERTA
Mercoledì 25 settembre 2013 alle ore 21.00
presso la sede del SICOBAS in via Marco Aurelio 31 Milano
per discutere di come organizzarsi per gli interessi comuni dei lavoratori.